Contributo alla conoscenza della flora delle zone umide planiziarie e collinari della Toscana orientale: la provincia di Arezzo (Italia centrale)

Riassunto

La flora delle aree umide della provincia di Arezzo risultava fino a pochi anni fa praticamente sconosciuta; solo recentemente sono stati realizzati studi floristici e vegetazionali sulle Riserve Naturali di “Ponte a Buriano-Penna” e “Valle dell'Inferno-Bandella” situate lungo l'Arno; tali ricerche hanno evidenziato la presenza di una cospicua flora palustre, suggerendo quindi di estendere le ricerche a tutte le tipologie di aree umide presenti nel territorio aretino dalla pianura fino a 650 m di quota. Sono stati indagati i fiumi Arno e Tevere, alcuni dei loro affluenti, il Canale Maestro della Chiana e gli altri canali della ex palude della Valdichiana, alcuni laghetti artificiali ad uso venatorio e piccoli acquitrini e stagni naturali. Complessivamente sono state raccolte 250 specie a cui se ne aggiungono altre 36 desunte dalla bibliografia o dalla consultazione di campioni d'erbario. L'analisi delle forme biologiche ha messo in evidenza la prevalenza delle emicriptofite (44,8%); piuttosto nutrito risulta anche il contingente delle geofite (22%), mentre le idrofite rappresentano il 7,6%. Lo spettro corologico mostra la prevalenza degli elementi di transizione tra il sottoregno Boreale e quello Tetidico (45,2%). Ben rappresentate appaiono anche le specie del sottoregno Boreale (18,4%) e quelle ad ampia distribuzione (16,8%), che sono prevalentemente costituite da idrofite ed elofite. Sono state raccolte tre specie riportate nella Lista Rossa d'Italia (Baldellia ranunculoides, Sagittaria sagittifolia e Nymphaea alba) oltre a numerose specie presenti nelle altre liste d'attenzione della Toscana. Vengono infine descritti alcuni ambienti particolarmente meritevoli di attenzione per la loro flora o vulnerabili, come le zone umide residuali nelle ofioliti della Valtiberina o le aree umide della Valdichiana.

The wetlands flora of Arezzo district was practically unknown until few years ago; only recently, the flora and the vegetation of the Natural Reserves “Ponte a Buriano-Penna” and “Valle dell'Inferno-Bandella”, placed along the Arno river, were studied; this research showed the presence of an interesting hygrophilous flora and suggested to extend the studies to all types of wetlands in Arezzo district, from the plain to the altitude of 650 m. Thus this study includes: the rivers Arno and Tevere together with some of their tributaries, the canals of the ex marsh of Valdichiana, some artificial wet areas for hunting reasons, and some natural ponds and swamps. On the whole 250 species were collected; furthermore 36 species were deduced from bibliography or herbarium specimens. The analysis of biological spectrum of the flora shows the prevalence of hemicryptophytes (45,2%); rather conspicuous is also the group of geophytes (22%) while hydrophytes amount to 7,6%. The chorological spectrum shows the prevalence of Boreo-Tetidic transition elements (45,6%); well represented are the Boreal species (18,4%) as well as the wide distribution species (16,8%), which are prevalently helophytes and hydrophytes. Three species pertaining to the Red List of Italy are recorded: Baldellia ranunculoides, Sagittaria sagittifolia and Nymphaea alba, together with many species quoted in other “Attention Lists” of Tuscany. Finally some interesting or vulnerable wetlands are described, as the remaining marsh on ultramafic soils in upper Tiber Valley or the wetlands of Valdichiana.

Key words:

• Arezzo
• hygrophylous flora
• Tuscany
• wetlands