RESEARCHES ON THE COAST OF SOMALIA. THE SHORE AND THE DUNE OF SAR UANLE

SUMMARY

1.	Coenobita rugosus Milne Edwards, a land hermit crab, is common on the sandy beaches of southern Somalia. During the day, it hides in various types of refuges bordering, or near to, the dune and at night, it ventures on to the beach or into the bush in search of food and water. The orientational mechanisms which underlie these daily migrations differ according to the situation.
2.	In spontaneous transits over the dune, a positive anemotactic component appears where the visibility of the seaward horizon is minimal and disappears with an increased inclination of the dune towards the sea. In experimental launches in arenas Ø 1.5 m, anemotaxis is much more evident and disappears only at inclinations offering a maximum view of the seaward horizon. A geotactic effect due to inclination is to be excluded in both cases.
3.	Artificial ventilation, under cover or in the open, produces a positive anemotactic response which is not influenced by humidity or air velocity. Anemotaxis is not influenced by the position or direction of the home beach, the hour of testing or the direction of the migration of the free animals.
4.	In larger arenas, the initial response is anemotactic but once this is exhausted the animals show an orientation which differs in response to varying influences. On the beach, the animals tend to orient away from the sea and towards landmark cues such as rocks, trees or the dune and are (perhaps) aided by a form of negative geotaxis. In the bush, landmark cues have no importance and the animals orient directly towards the sea direction of their home beach (thus in the opposite direction from that taken on the beach) probably on the basis of celestial compass.
5.	Hypotheses are made on the function and biological value of these orientational mechanism in the light of the present knowledge on these phenomenon in other Invertebrates.

RIASSUNTO

1.	Coenobita rugosus Milne Edwards è un paguro terrestre assai comune sulle spiagge sabbiose della costa della Somalia meridionale. Durante il giorno vive nascosto in vari tipi di rifugi vicino alla duna e di notte si spinge sulla spiaggia in cerca di cibo e di acqua. I meccanismi orientativi alla base di questi quotidiani spostamenti sono diversi a secondo della situazione.
2.	Una componente anemotattica positiva è presente durante gli spostamenti naturali attraverso la duna nei punti in cui la visione dell'orizzonte dal lato del mare sia minima e scompare invece nei punti che presentano una certa inclinazione verso il mare. Nei land sperimentali (in arene di Ø 1,5 m) l'anemotassia è assai più evidente e scompare solo nei punti in cui la pendenza della duna offra una visione massima dell'orizzonte dal lato del mare. In ambedue i casi però si puo escludere l'effetto geotattico dovuto all'inclinazione stessa.
3.	Un vento artificiale determina una risposta anemotattica positiva (sia all'aperto che al chiuso) che non appare modificata né dalla velocità né dall'umidità dell'aria. L'anemotassia inoltre non è influenzata né dalla posizione né dalla direzione della spiaggia di origine, non dipende dall'ora dell'esperimento e non ha relazione con la direzione prevalente della migrazione degli animali in libertà.
4.	Nelle arene di dimensioni maggiori la risposta iniziale è sempre anemotattica ma dopo 1–2 min gli animali mostrano di orientarsi in maniera diversa a secondo della situazione. Sulla spiaggia tendono ad orientarsi via dal mare e verso elementi del paesaggio come rocce, alberi o verso la duna stessa, forse aiutati anche da una forma di geotassia negativa. In boscaglia invece, analoghi elementi paesaggistici non esercitano nessuna influenza e gli animali si orientano verso la direzione del mare della loro spiaggia di origine (quindi in senso opposto alla direzione assunta sulia spiaggia) probabilmente sulia base di un orientamento astronomico e indipendentemente dal paesaggio.
5.	Alcune ipotesi vengono formulate sulia funzione e sul significato biologico di questi meccanismi orientativi anche alla luce delle attuali conoscenze di questi fenomeni in altri invertebrati.