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Review Article

The welfare of dairy buffalo

Il benessere della bufala da latte

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Pages 103-116 | Received 30 Jul 2007, Accepted 22 Feb 2008, Published online: 09 Mar 2016
 

Abstract

The present paper addresses the issue of buffalo welfare. Firstly, the biological characteristics and behavioural needs of buffalo are considered. Subsequently, the effects of intensive farming and some animal-related indicators, to be used for a monitoring scheme of buffalo welfare at farm level, are described. The attention was focused on the following indicators: excessive thinning or fattening assessed with Body Condition Score (BCS) systems; cleanliness (the presence of mud may be considered positively, whereas a thick and compact layer of dung may be regarded negatively); health status (lameness, hoof overgrowth, injuries, etc.); social, aggressive, oral abnormal behaviours; animal-human relationship (avoidance distance at manger); positive indicators (qualitative assessment of behaviour, etc.); housing factors. The indicators are discussed on the basis of their validity (meaningful with respect to animal welfare), reliability (reflecting the tendency to give the same results on repeated measurements) and feasibility (concerning time and money consumed). For some aspects, the differences between buffalo and dairy cattle are also highlighted.

Riassunto

Dopo aver accennato alle principali caratteristiche anatomo-fisiologiche e aver messo in evidenza le differenze rispetto alla specie bovina relativamente agli aspetti comportamentale, alimentare, della termoregolazione, riproduttivo, produttivo, ecc., gli Autori affrontano la complessa problematica della valutazione del benessere della specie bufalina. In particolare, viene sottolineato che il sistema di allevamento nel corso degli anni ha subito una profonda evoluzione con riflessi più o meno marcati sul repertorio comportamentale naturale e sulle condizioni di benessere degli animali. A causa della scarsa attenzione finora riservata alla bufala per questi aspetti, viene evidenziata la necessità della messa a punto di uno specifico sistema di monitoraggio del benessere a livello aziendale sulla base di quanto avvenuto per la bovina da latte. Viene proposto di far riferimento: allo stato di nutrizione valutato con il metodo Body Condition Score (BCS), alla pulizia corporea (distinguendo tra fango, da considerare positivamente, e deiezioni, da considerare negativamente), allo stato di salute (sovracrescita degli unghioni, lesioni, tumefazioni, ecc.), alle interazioni sociali e aggressive e alle anomalie comportamentali, alla qualità del rapporto uomo-animale (distanza di fuga, ecc.), agli indicatori positivi di benessere (utilizzando la valutazione qualitativa del comportamento, ecc.), alle caratteristiche dei ricoveri e delle strutture di allevamento. Ognuno di tali indicatori viene considerato sotto il punto di vista della validità (relazione esistente tra la variabile misurata e ciò che essa dovrebbe valutare in termini di benessere), della ripetibilità (tendenza ad ottenere gli stessi risultati da uno stesso osservatore in occasioni differenti o da più osservatori nel corso della stessa osservazione) e dell’applicabilità (in termini di richiesta di tempi e di costi limitati), evidenziando anche le differenze rispetto alla specie bovina.

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