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Review Article

Positive indicators of cattle welfare and their applicability to on-farm protocols

Problematiche Di Benessere Nella Specie Equina

, , &
Pages 355-365 | Received 24 Jul 2007, Accepted 02 Dec 2007, Published online: 09 Mar 2016
 

Abstract

Most of the research on animal welfare has focused on the negative aspects of the matter including an array of stress categories, whereas little has been done about the positive states of well being. The present study aims to describe indicators of positive animal welfare suitable for on-farm assessment. Appropriate environmental stimulation favours good welfare and, in an adequately enriched environment, positive indicators of welfare such as play behaviour tend to be more common. In addition, animals are motivated to perform these behaviours only if their primary needs are satisfied. In cattle, beneficial effects of social licking have been observed with positive correlation between being licked vs. milk production and weight gain, respectively. Ruminants are gregarious and a high degree of synchronisation within the herd may indicate a positive welfare state, in particular for subordinate animals. They may be able to meet their basic feeding and resting requirements performing these behaviours when the competition for a particular resource is low, however their welfare state would be improved if they could choose when and where (i.e. along with the other members of the group) to perform such behaviours. Due to the reduced applicability (mainly young animals), low feasibility (time consuming) and lack of research on reliability, play behaviour, albeit of proven validity, does not appear to be suitable for a rapid implementation in a welfare assessment scheme. Social licking is rarely expressed and its detection may be time consuming and scarcely feasible. Although validity and reliability need more studies, behaviour synchrony seems to be a promising positive welfare indicator as the instantaneous scan sampling technique makes this indicator easily applicable. Recently, a new methodology called “qualitative assessment of animal behaviour” has been developed. The method relies on a number of terms which are freely generated by observers. Thus, when positive aspects are observed they can be rated on a quantitative scale. Because of its high inter- and intra-observer reliability, this method appears to be the most promising.

Riassunto

Poiché nello studio del benessere animale vengono presi in considerazione essenzialmente gli aspetti negativi delle diverse condizioni in cui sono tenuti gli animali, gli Autori richiamano l’attenzione sull’importanza che può rivestire anche l’interpretazione delle risposte dei soggetti allevati attraverso la valutazione degli indicatori positivi di benessere. Infatti, se uno stato di scarso benessere può essere rilevato abbastanza facilmente in presenza di ferite, tumefazioni, dolore, immunodeficienza, riduzione delle potenzialità produttive, ecc., l’assenza di tale sintomatologia non assicura che gli animali si trovino in condizioni ottimali di benessere. E’ stato osservato, però, che un’adeguata stimolazione ambientale favorisce l’espressione di indicatori positivi di benessere, quali il gioco, soprattutto nei giovani, e il reciproco leccarsi e che queste forme comportamentali vengono manifestate solo quando sono stati soddisfatti i fabbisogni primari (alimentazione, termoregolazione, ecc.). Anche il grado di sincronizzazione di alcune attività, quali il riposo e l’assunzione di alimento, può rivelarsi un indicatore positivo di benessere, in particolare per i soggetti subordinati. Questi, infatti, possono soddisfare i fabbisogni essenziali nei periodi in cui la probabilità di competizione è minore: per esempio, alimentandosi di notte e riposando mentre gli altri si alimentano. Dal momento che le principali specie di interesse zootecnico sono gregarie e in condizioni di allevamento estensivo manifestano un elevato grado di sincronizzazione, ne consegue che se ogni animale ha la possibilità di scegliere quando e dove svolgere le proprie attività contemporaneamente agli altri, il livello di benessere probabilmente risulta più elevato. Recentemente è stata messa a punto una metodologia, denominata valutazione qualitativa del comportamento, la cui applicazione risulta facile e veloce. Il metodo si basa sulla capacità degli osservatori di generare termini, alcuni dei quali hanno una connotazione negativa, altri, invece, hanno un significato positivo, per cui sono potenzialmente in grado di descrivere l’insieme dell’espressività di un singolo animale o di un gruppo. E’ stato evidenziato che sia il gioco, limitatamente ai soggetti giovani, sia il leccarsi reciprocamente sono comportamenti poco frequenti che possono avere scarsa utilizzazione come indicatori positivi di benessere poiché richiederebbero un monitoraggio continuo. Il grado di sincronizzazione comportamentale, sebbene richieda maggiori studi volti a verificarne validità e ripetibilità, potrebbe fornire utili informazioni in tal senso, essendo possibile valutarlo con lo scan sampling, metodo facilmente applicabile e richiedente tempi non eccessivamente lunghi. Gli Autori concludono che, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per verificare la sua applicabilità a livello aziendale, il criterio di valutazione qualitativa del comportamento è destinato a trovare ampia utilizzazione, sia per la validità del principio che ha ispirato la sua messa a punto, sia per l’elevato grado di concordanza entro e tra gli osservatori.

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