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Review Article

Factors of welfare reduction in dairy sheep and goats

Fatori di riduzione del benessere negli ovini e nei caprini da latte

, , &
Pages 81-101 | Received 08 Jun 2007, Accepted 23 Sep 2007, Published online: 09 Mar 2016
 

Abstract

Scientific research on factors causing the reduction of well-being in sheep and goats is rather recent, as are studies of strategies to minimize the adverse effects of environmental challenges and improper management practices on flock welfare. Sheep and goats, considered very rustic animals, are reared prevalently under extensive production systems and are widespread mainly in marginal areas. For these reasons, only few studies on the welfare of these species have been carried out in the past. More recently, the scenario has changed, due to a gradual diffusion of intensive and semi-intensive production systems, especially in dairy sheep and goat breeds, to the growing concern of consumers about the life conditions of farmed animals, and to the issuing of a number of rules and laws on the safety of animal products and well-being of farmed livestock. As a consequence, several research groups have turned their attention to the welfare of sheep and goats. Nevertheless, information on this topic is still scarce. This paper reviews major critical points regarding the endangerment of welfare in farmed sheep and goats. Climatic extremes and seasonal fluctuations in herbage amount and quality are discussed as important causes of the reduction of well-being in extensive production systems, which can impair production efficiency of grazing animals and dramatically affect the welfare and health status of sheep and goats. Space allowance and structures of sheep and goat houses are described as the main potential sources of discomfort for housed flocks, together with inadequate control of micro-environment, and inappropriate milking procedures and human-animal interactions. Recent studies on the impact of high ambient temperature, different ventilation regimes, high stocking densities, reduced airspace and poor litter management on behaviour, immune and endocrine response, and on performance of sheep and goats are discussed. The effects of inadequate milking procedures and improper milking technical parameters on welfare and udder health of sheep and goats are also discussed. Finally, some practices aimed at minimizing emotional and nutritional stresses of lambs and kids after early separation from the mother, before the transition to artificial rearing, and at weaning time are described.

Riassunto

Lo studio dei fattori di riduzione del benessere negli ovini e nei caprini e la messa a punto di strategie finalizzate a minimizzarne l’impatto sono relativamente recenti. Gli ovini e i caprini sono da sempre accreditati di una proverbiale rusticità e in queste specie vi è una netta prevalenza dei sistemi estensivi di allevamento. Inoltre, gli ovini e i caprini sono prevalentemente diffusi nelle “aree difficili”, caratterizzate da operatori zootecnici tradizionalmente poco propensi tanto all’innovazione quanto alla revisione delle tecniche di allevamento. Queste circostanze spiegano la carenza di studi sul benessere nelle specie ovina e caprina. In anni recenti, tuttavia, lo scenario ha subito una rapida evoluzione per effetto di diverse e concomitanti circostanze: la progressiva diffusione dei sistemi intensivi e semi-intensivi di allevamento, soprattutto nelle razze da latte, l’accresciuta sensibilità del consumatore verso il benessere animale, il necessario adeguamento alle normative comunitarie in materia di igiene degli alimenti di origine animale, che ha comportato l’adozione di tecniche di allevamento più rispettose del benessere e della sanità degli animali da reddito. Il bagaglio di conoscenze sull’argomento è quindi, per le specie ovina e caprina, più esiguo rispetto ad altre specie zootecniche da reddito. Obiettivo della presente rassegna è redigere un inventario dei punti critici di allevamento, catalogando, per i diversi sistemi di allevamento, i principali e più evidenti fattori di riduzione del benessere con le accertate o prevedibili conseguenze sullo stato di salute e sulle risposte fisiologiche, comportamentali e produttive degli ovi-caprini. Gli estremi climatici e le fluttuazioni nella disponibilità delle risorse pabulari vengono discussi come fattori principali di riduzione del benessere nell’allevamento estensivo con evidenti risvolti sull’efficienza biologica, sul benessere e sullo stato di salute degli ovini e dei caprini. La scelta dei parametri strutturali e dimensionali, il controllo del micro-clima, le interazioni animale-operatore e il management della mungitura, anche sotto il profilo della scelta e del controllo dei parametri di funzionamento dell’impianto, vengono discussi come le principali cause di potenziale discomfort per gli animali stabulati. Vengono inoltre presentate le evidenze scientifiche dell’impatto delle alte temperature ambientali, di inadeguati regimi di ventilazione, di elevate densità di allevamento, di una ridotta cubatura degli edifici e di uno scadente management della lettiera sulle riposte comportamentali, immunitarie, endocrine e produttive degli ovini e dei caprini. Infine vengono illustrate alcune tecniche in grado di ridurre lo stress emotivo e nutrizionale che grava sull’agnello e sul capretto allorché vengono separati dalla madre in occasione del passaggio all’allattamento artificiale e in concomitanza dello svezzamento.

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