ABSTRACT
The article aims to analyse Appunti per un periplo dell’Africa (1954), a travel book written by Emilio Cecchi that narrates the writer’s impressions and experiences in some Portuguese African colonies. The text is influenced by fascist propaganda, linked to imperialism, and shows the tendency to present African populations as the object of colonization. We consider the various stereotypes and images that Cecchi uses in the representation of the colonized people of the Portuguese territories in Africa, in particular in discourses focused on race, women, dance and the colonial system. It turns out that Cecchi’s work is fully inserted into the ideological context of the early twentieth century, reaffirming a colonial discourse that supports the primacy of the civilized European over the primitive African and giving into the fascination for the exotic, typical of colonial literature.
Disclosure Statement
No potential conflict of interest was reported by the author.
Notes
1. In questo contributo è stata usata l’edizione degli Appunti per un periplo dell’Africa pubblicata in Emilio Cecchi, Saggi e viaggi, raccolta a cura di Margherita Ghilardi.
2. Secondo le lettere inviate dal Cecchi alla moglie durante il suo viaggio in Africa, lo scrittore partecipa contro voglia alla visita ufficiale dell’allora presidente della repubblica portoghese, Antonio Oscar Fragoso de Carmona (1869-1951). Alcuni passaggi di tale carteggio si possono leggere nelle note ad Appunti per un periplo dell’Africa in Cecchi Citation1997, 1907-1914. Partecipa come rappresentante della stampa italiana per espressa volontà del Ministero di Stampa e Propaganda portoghese (Cecchi Citation1997, 1907).
3. Per aggregato mitoide si intende quella commistione del lessico che veicola le immagini e le relazioni gerarchiche a cui sottostanno tali immagini (relazione tra l’altro e l’identità del soggetto sia essa collettiva o soggettiva). Esso più essere definito anche lo scenario (un aggregato di immagini) costruito dalle immagini letterarie (Lopopolo Citation2012, 49).
4. Si definisce madamismo la pratica di molti italiani inviati nelle colonie di convivere con donne africane. Considerate secondo gli schemi italiani come concubine/amanti, esse erano viste dalla società autoctona come vere e proprie mogli a tutti gli effetti. Per una trattazione specifica sul madamismo cfr. Ponzanesi (Citation2012).
Additional information
Notes on contributors
Cristiano Bedin
Cristiano Bedin graduated in Oriental Languages and Cultures at the Ca’ Foscari University of Venice and in Comparative Literature at Yeditepe University (Turkey). He obtained a PhD. in Italian Studies at Istanbul University, where he is currently Assistant Professor in Italian Language and Literature. He has published essays and monographs on modern and contemporary Italian travel literature and articles on the narrative of Antonio Tabucchi, Italo Calvino, Guido Ceronetti and Alberto Arbasino.