“L’ardore di chi ha scelto il proprio destino”. Alba de Céspedes, nel racconto di Adriana Ramelli

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Notes

1 Le donne svizzere ottennero il diritto di voto a livello federale solo nel 1971, ossia 23 anni dopo l’Italia, e con il matrimonio, se rivestivano cariche pubbliche (anche solo maestre), perdevano il lavoro.

2 Carlos Manuel de Céspedes y Quesada (1871-1938) fu un politico, diplomatico e scrittore cubano. Ebbe un’influenza decisiva nell’evoluzione personale e intellettuale della figlia, in particolare insegnadole il valore della dignità umana e quello della libertà. Sul rapporto tra Alba de Céspedes e il padre, cfr. Di Cosmo (2021).

3 Lettera del 27 giugno 1954, Archivio di Stato del Canton Ticino, Fondo Adriana Ramelli. A proposito del suo riserbo – attitudine che condivideva con Adriana Ramelli – scriveva Alba de Céspedes in un dattiloscritto datato Washington 26 luglio 1949: “la timidezza fu il mio più tenace avversario. Eppure fu la mia timidezza, di certo, che mi spinse a scrivere, a tenere il diario: e ancora fu la timidezza a impedirmi di rivelare l’esistenza di esso: le mie prime parole furono scritte sulle foglie”.