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Large-scale content analysis of historical newspapers in the town of Gorizia 1873–1914

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Pages 139-164 | Published online: 26 Mar 2018
 

ABSTRACT

We have digitised a corpus of Italian newspapers published in 1873–1914 in Gorizia, the county town of an area in the North Adriatic at the crossroad of the Latin, Slavic and Germanic civilizations, then part of the Habsburg Empire and now divided between Italy and Slovenia. This new corpus (of 47,466 pages) is analysed along with a comparable set of local Slovenian newspapers, already digitised by the Slovenian National Library. This large and multilingual effort in digital humanities reveals the statistical traces of events and ideas that shaped a remarkable place and period. The emerging picture is one of rapid cultural, social and technological transformation, and of rising national awareness, combining the larger European pattern with uniquely local aspects.

Acknowledgments

Two of the authors (NC, TLW) have been supported by the ThinkBIG ERC project. The authors thank Dr. Marco Menato, Director of the Biblioteca Statale Isontina, for his invaluable help, support and encouragement. We also thank the Library itself for making the microfilms available; the FindMyPast digitisation team for their support and advice during the digitisation process; the Slovenian digital library, dlib.si, for making their data available online for academic research; and Dr. Gianluca Demartini – of the University of Sheffield – for help and discussions about information extraction, that allowed us to inform this study and plan future ones. The authors thank Igor Devetak and Andrea Sgarro for their advice and help reading an early draft.

Notes

1. The first historical document referring to Gorizia is dated 28th April 1001. It is a Latin text mentioning “one village that in the language of the Slavs it is called Goriza” (unius ville que Sclavorum lingua vocatur Goriza) (Marušič Citation2005, 7; Cavazza Citation2001, 3). In Slovenian, ‘Gorica’ (pron. Goriza) literally means ‘small mountain’.

2. Ger: Gefürstete Grafschaft Görz und Gradisca; It: Principesca Contea di Gorizia e Gradisca; Sl: Poknežena grofija Goriška in Gradiščanska.

3. Ger: Österreichisches Küstenland; It: Litorale Austriaco; Sl: Avstrijsko Primorje.

4. Gorizia was renowned as the ‘Austrian Nice’ since Carl von Czoernig, an Austrian statistician and historian who chose to spend his retirement age in the Habsburg city, nicknamed it in his book Das Land Görz und Gradisca in 1873 (Fabi Citation1991, 70).

5. This is the only edited edition of the final report of the “Slovene-Italian historical and cultural commission” that worked for the understanding of the Slovene-Italian relations in 1880–1956. The report was printed in Italian, Slovenian and English in 2000. The Commission was established by Italian and Slovenian authorities, and was joined by the most prominent Italian and Slovenian historians on the issue. It met from 1993 to 2000, until a final agreement regarding major topics in the shared history of the two countries was found (Kacin-Wohinz and Troha Citation2000).

6. For example, L'Eco del Litorale was temporarily suspended when it criticised Vienna's joining of the Triple Alliance with Italy in 1882, which had defeated the Papal States in 1871.

10. We also removed some articles and articled-prepositions (using an elision filter for Italian, contained in the package Lucene) i.e. “c”, “l”, “all”, “dall”, “dell”, “nell”, “sull”, “coll”, “pell”, “gl”, “agl”, “dagl”, “degl”, “negl”, “sugl”, “un”, “m”, “t”, “s”, “v”, “d”.

11. From the set of n-grams extracted from the text, the relative probability was estimated by computing a word rank score for each n-gram within each trimester (their position in the lexicon after sorting by frequency). The word rank score was used to estimate the relative frequency of a word by using Zipf's law as

where is the rank of an n-gram at time interval , is the rank of the zero-frequency n-grams with the time interval, is the generalised harmonic number for total number of words found within the time interval and is a time dependent correction term used to calibrate time series to the same baseline, e.g. for zero frequency n-grams. These word rank scores for each time interval were then assembled into a time series for the given n-gram (Lansdall-Welfare and Cristianini, Citation2017).

12. For this part of the analysis we removed ‘stop words’, that is frequent words with just a grammatical meaning, not indicative of a specific topic. These were 619 words for Italian, 446 for Slovenian, obtained from GitHub: https://github.com/6/stopwords-json.

13. “Delle 900 case che esistono 700 furono gravemente danneggiate e 300 dovranno venire demolite”. Corriere di Gorizia, 19/04/1895, p. 3.

14. “La paura della cometa – La fine del mondo! – La comete di Halley ha destato terrore fra le popolazioni rurali slovene e croate della Carniola, del territorio di Trieste e della Dalmazia. Secondo rapporti pervenuti al Governo, la paura è così grande e la convinzione del prossimo finimondo così diffusa che parecchi contadini pensano di vendere i loro beni e di darsi alla pazza gioia che tanto fa lo stesso. Insomma una ripetizione dei terrori del 1000, ma con una rassegnazione più allegra. Ciò posto, il Ministero dell'istruzione mandò un ordinanza ai governatori della Carniola, di Trieste e delle Dalmazia perché provvedano a tranquillare [sic] le popolazioni a mezzo dei maestri e dei parroci, spiegando popolarmente nella scuola a e dal pulpito la teoria delle comete. Un apposito opuscolo si distribuirà ai maestri e si preti”. L'Eco del Litorale, 16/04/1910, p. 2.

15. “Avete mai osservato quelle baracche […] ambulanti che sono i tram cittadini. […] Din, din, din: s'avanzano le carrozze col tetto barcollante […]. I ronzini che vi sono attaccati pare abbiano la maledizione sopra di loro. Procedono a testa bassa come cani battuti, magri, stecchiti, duri, che muovono le gambe a stento. […] pensavamo nel medesimo tempo alle cose del Municipio così malposte, cosi male condotte. Aumenterà ora il movimento dei forestieri. Dalla stazione della Transalpina a quella delia Meridionale […] Dove si metteranno questi forestieri? Avrà il coraggio l'amministrazione cittadina di stivarli nelle carrozze di tram […]? E come va col progetto del nuovo tram? […] ma purtroppo al Municipio non si grida che per ipotetici o fondati diritti, senza volere riconoscere che vi sono anche dei doveri da compiere.” “Questioni cittadine”, L'Eco del Litorale, 18/07/1906, p. 3.

16. La luce che parla. “Un importante scoperta”, L'Eco del Litorale, 07/10/1880, p.2

17. “Si potrà d'ora poi in tenere un colloquio fra due persone a oltre 2600 miglia l'una dall'altra parlando 120 parole al minuto, cioè due parole al minuto secondo, rapidità considerevole per le lingue femminili”. “Un telefono transatlantico”, Corriere di Gorizia, 15/09/1883, p. 3.

18. “Il Municipio comunica le seguenti notificazioni”, L'Eco del Litorale, 17/02/1894, p. 3.

19. “Telefono”, L'Eco del Litorale, 12/02/1894, p. 2

20. For example: in the Christmas week of 1907, Il Corriere Friulano repeatedly published an ad for the travelling “Grand Elektrik Bioskop of J. Bahmaier” stationed in those days near the city centre, promising at the end: “black evening every Saturday at 9 pm only for gentlemen over 18”. “Grand Elektrik Bioskop”, Il Corriere Friulano, 20/12/1907, p. 3.

21. “È una novità assoluta, che per chi non ne conosce il meccanismo e le leggi fisiche a cui obbedisce, ha del meraviglioso”. “La fotografia animata”, Corriere di Gorizia, 24/11/1896, p. 1.

22. “Le vedute di questo cinematografo sono varie; p. e. esso ci mostra […], una bagnante, l'arriva di un treno ferroviario, il movimenta dei passeggieri ecc. Questa della ferrovia è anzi una della veduta più interessanti. Si vede il convoglio in arrivo, poi i conduttori che aprono gli sportelli, la discesa dei paseggieri, a chi si piglia una valigia, chi un cagnolino ecc., tutto molto chiaro e molto bene, tanto che specialmente questo quadro della ferrovia fu calorosamente applaudito”. “Il cinematografo al salone Dreher”, Corriere di Gorizia, 10/12/1896, p. 3.

23. Handwritten on original picture of the Rusjan's brothers “Trapola de Carta” airplane at: http://www.edvard-rusjan.it/rus005.jpg

24. “Officina Elettrica”, Il Corriere Friulano, 09/06/1903, p. 2.

25. “L'illuminazione a luce elettrica dalla città di Gorizia”, Il Corriere Friulano, 15/08/1903, p. 2.

26. “Ieri girava per la nostra città un automobile che attirava lo sguardo e l'attenzione di tutti. Era montato dei due signori fratelli conti Giulay, i quali avevano fatto su quello il viaggio da Vienna […]. Questo automobile, uno dei più perfetti che esistano, impiega due minuti per ogni chilometro in pianura […]”. “Un automobile modello”, Corriere di Gorizia, 06/12/1898, p. 3.

27. “Martedì alle 16 ebbe luogo una gara tra un automobile a benzina e un velocipedista. Quantunque lo chauffeur corresse a tutta forza, il velocipedista, sino all'Ospitale femminile, aveva un vantaggio di circa 5 metri sull'automobile”. “Un match tra un automobile e un velocipede”, Corriere di Gorizia, 15/08/1901, p. 3.

28. “Non vi è che una una voce per dire il malumore contro questa strana indifferenza dei velocipedastri e della calma con cui procede I'autorità nel porvi freno. Tutti i giorni si deplorano fatti gravissimi. L'altro ieri in Piazzutta mancò poco che una ragazza fosse vittima della corsa sfrenata di un velocipedista. Due giorni sono lo stesso toccava in Corso ad una signora e stamane purtroppo una disgrazia avvenne che manco’ poco non portasse irreparabili conseguenze. Un amore di bambina d'anni 6 Annita P. si trovava accompagnata dalla serva in P. Grande. Colla vivacità solita dei bambini le sfuggì per recarsi a vedere una baracca. Un velocipedista che veniva in corsa precipitosa da Via Rastello rovesciò la bambina e la ferì in più parti alla faccia ed ai polsi. Fu miracolo se non rimase schiacciata o deturpato per sempre il voltino di quell'angioletto! Si nota altresì che questi prodi si involano invece di fermarsi e almeno mostrare un po' d'interesse alle loro vittime. Il più delle volte è così. Bei tomi! Sono fatti e non ciarle questi e anche troppo eloquenti”. “Lo spavento delle famiglie”, Corriere di Gorizia, 25/08/1898, p. 2.

29. “[…] viene generalmente deplorata l'incongruenza di certi deputati della parte slava, i quali […] si adoperarono con ogni possa per rendere illusoria l'urgente erezione del manicomio per la nostra provincia. […] l'argomento del fallito manicomio, in cui c'entra una furiosa dissensione fra i deputati delle due nazionalità, pari a quella di Babele, ben persuasi che per ora ogni argomentazione della questione, trita e ritrita, sia post factum affatto superflua”. “Contromisure necessarie”, Corriere di Gorizia, 07/10/1889, p. 1.

30. “Esiste la questione sociale, dice il P. Pavisich ed esiste perchè, si voglia o non si voglia, nel mondo attualmente da una parte ravvisiamo infinite dovizie nelle mani di pochi, dall'altra miseria, pauperismo, fame. […] Colla statistica alla mano dimostra quale sia il depauperamento del popolo operato dall'egoismo dei capitalisti. […] il P. Pavisich indica nella rivoluzione francese la causa prossima di tale stato intollerabile. […] Ma ora il popolo si ribella a questo stato di cose, schierandosi in gran massa sotto il rosso vessillo della democrazia e rendendo cosi il conflitto vieppiù aspro, foriero d'una conflagrazione universale”. “La prima conferenza sociale a S. Antonio Nuovo”, L'Eco del Litorale, 15/04/1898, p. 1.

31. “[…] procurare per l'avvenire un'amministrazione giusta, imparziale, non favorevole ad una schiatta al di sopra delle altre.” “Cronaca Politica”, L'Eco del Litorale, 03/08/1879, p. 2

32. Al di sopra dei partiti. “Note Parlamentari”, L'Eco del Litorale, 15/04/1880, p. 1.

33. “[…] egli si e’ prefissata una meta; e che questa meta e’ la grandezza dell'impero, e il contentamento dei popoli ond'e’ composto, proponendosi di soddisfare le legittime aspirazioni dei popoli medesimi”. “Note Parlamentari”, L'Eco del Litorale, 15/04/1880, p. 1.

34. “Se dunque i tedeschi dell'Austria posseggono un Schulverein, se gli slavi hanno la loro società dei santi Cirillo e Metodio, ambedue dette società sorte per proteggere non solo, ma propagare (ho detto propagare) le due lingue, perché noi Italiani appartenenti allo stato medesimo ed aventi quindi gli stessi diritti, non possiamo avere una società “Pro Patria” la quale protegga e coltivi il dolce idioma nostro?”. “Per l'Inaugurazione del Gruppo Locale della Società Pro Patria”, Corriere di Gorizia, 20/09/1887, p. 1.

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FP7 Ideas: European Research Council ID: 339365.

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