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Non è mai troppo tardi’. An Italian TV programme in the service of public education (1958–1967): an accounting [in] history perspective

ORCID Icon &
Pages 29-45 | Received 14 Aug 2022, Accepted 14 Apr 2023, Published online: 11 May 2023
 

ABSTRACT

Telescuola’ (translated readily as ‘Teleschool’) was an innovative educational television project realised by the Italian radio and television broadcasting service – RAI (Citation1958–1967) that aimed at improving the conditions of the population through TV lessons, specifically by contributing to the literacy of adults. Using financial statements from RAI, data from the Ministry of Public Education and Labour – considered from an ‘accounting [in] history’ perspective – as well as different evidence (annual reports, governmental documents, sociological data), literature and historiography on the subject, the study investigates the influence of the initiative as a path to people’s emancipation built on an instrument (the television) typically associated with power. The theoretical framework relates to the power/empowerment effects of mass media and is founded on a critical discussion of the notion of Synopticon (that is a concomitant conception to that of the Panopticon). The study therefore contributes to the debate about the effects of mass media and fosters deeper understanding by contextualising accounting recordings within these social and historical frameworks.

Acknowledgement

The authors would like to thank Dr. Massimo Cappelli (RAI Director of Administration and Finance), Dr. Marco Zarba, and his team for their wide availability and the valuable information related to RAI; the anonymous reviewers for the precious suggestions; and Professor Cheryl S. McWatters for the irreplaceable guidance, outstanding support, and unique care. The paper is dedicated to the memory of the late Professor Valter Cantino.

Disclosure statement

No potential conflict of interest was reported by the authors.

Notes

1 ‘Una vecchia opinione popolare considerava la scuola elementare come la scuola del leggere, dello scrivere e del far di conto. […] si esige che da essa escano ragazzi che ragionino con la propria testa, giacché saper leggere è ben anche aver imparato a misurare i limiti del proprio sapere e ad esercitare l'arte di documentarsi. Analogamente saper scrivere vale saper mettere ordine nelle proprie idee, saper esporre correttamente le proprie ragioni. Ed è pur vero che il grado di civiltà di una Nazione si misura soprattutto dalla cultura di base del suo popolo’. All translations from the Italian prepared by the authors.

2 ‘È vero che chi ha in mano il potere televisivo ha la possibilità di condizionare politicamente l’ascoltatore? […] Il problema è che la televisione attecchisce soprattutto dove non c’è altro che la televisione, dove la televisione sostituisce troppe (o tutte) le cose […] Che cosa è, o dovrebbe essere, l’educazione: ‘strumento’ che sollecita lo sviluppo intellettuale dell’individuo, determinando una sollecitazione alla conoscenza. […] Ma se abbiamo solo una conoscenza derivata dalla semplice informazione, diventiamo solo ripetitori di ‘cose’ e non creatori in noi stessi di cultura. […] La televisione potrebbe essere aiuto affinché l’uomo diventi uomo […] dando quegli stimoli che sollecitino lo sviluppo delle capacità individuali. Non serve volgarizzare e divulgare il sapere: OCCORRE EDUCARE L’INTELLIGENZA’.

3 A full list of sources is included in the References.

4 ‘Ai margini del mondo del lavoro come manovali o zappaterra’.

5 ‘Il più imponente sforzo dalla Liberazione in poi’.

6 ‘Particolari cure’ […] ‘alle scuole professionali: un’arma fondamentale nella lotta contro la disoccupazione’.

7 ‘Tenendo particolarmente conto del graduale processo di evoluzione sociale e culturale in atto nel nostro Paese, è sembrato opportuno, nell’ambito del riordinamento dei corsi di Telescuola, rivedere anche il contenuto della rubrica per gli analfabeti «Non è mai troppo tardi», nella quale […] più ampio spazio è stato accordato agli elementi di cultura generale […] opportuni miglioramenti suggeriti dall'esperienza’.

8 ‘La rubrica […] per gli insegnanti «La nuova Scuola Media», la rubrica di orientamento scolastico e professionale «Il tuo domani» ed il ciclo di preparazione agli studi universitari di indirizzo tecnico-scientifico «Alle soglie della scienza»’.

9 ‘L'interesse e l'apprezzamento straniero per Telescuola sia più che mai vivo: nel 1966 il nostro Centro è stato visitato da 170 esperti di 58 Paesi, mentre al programma «Non è mai troppo tardi» è stato assegnato uno dei Premi Giappone’.

10 ‘Novità di rilievo […] per la televisione. Anzitutto è stato abolito quel complesso di programmi scolastici che per molti anni avevano sostituito l’opera della scuola italiana nelle zone carenti di aule o di personale insegnante. Esaurita la funzione provvisoria, e per certi versi eccezionale, di veicolo della istruzione diretta, la televisione si è dal ‘67 concentrata nell'offerta in questo settore di quanto le è più congeniale: il sussidio o il complemento visivo. Il Centro di Telescuola, che provvedeva in passato all'organizzazione e alla realizzazione dei corsi sostitutivi, è stato soppresso, e il compito di coordinare le nuove trasmissioni di tipo integrativo è stato affidato a un'apposita sezione nell'ambito della Direzione Programmi Televisivi’.

11 ‘Il continuo aumento della popolazione e la giusta aspirazione di essa ad una istruzione vasta, specializzata ed approfondita fanno risaltare la insufficienza dei sussidi esistenti […] affinché il divario tra domanda ed offerta si colmi e davvero tutti i capaci possano ricevere istruzione adeguata a renderli membri attivi di una sempre più evoluta comunità’.

12 ‘Una società veramente democratica deve mettere ogni suo membro in condizione di ascendere qualsiasi gradino della scala sociale […] malgrado ogni attrito di ordine economico o di altro genere’.

13 ‘Ogni uomo al suo giusto posto, in condizione di assicurare alla comunità il massimo possibile di efficienza in ogni settore’.

14 ‘Concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti della Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta’.

15 ‘Premessa indispensabile di ogni suo ulteriore impegno sia scolastico che professionale’.

16 ‘Non son stato mai pagato dalla RAI: ricevevo 2.000 Lire a trasmissione per rimborso camicia, perché il gessetto che usavo, quello nero […] si attaccava al bordo […]. Perché non ero pagato? Perché io ero un insegnante dello Stato’.

17 ‘Quello era certamente servizio pubblico: […] la possibilità di un’istruzione per tutti […] e ragazzini che altrimenti non avevano nemmeno un posto, nel Sud come nel Nord, […] per andare a scuola. Questo […] oggi si chiamerebbe un grande ammortizzatore sociale’.

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