Relationships between dietary factors and milk urea nitrogen level in goats grazing herbaceous pasture

Abstract

This investigation aimed to individuate the dietary factors affecting the milk urea nitrogen (MUN) concentration in goats grazing herbaceous pasture and, particularly, to verify the relationship linking the diet crude protein (CP) content to MUN.

A total of 205 individual observations regarding dietary and milk variables of 37 Girgentana goats involved in two experiments were used. Goats, averaging 154±14 days in milk and 38.1±5.4 kg of live weight, grazed on swards and received 500 g/d of barley meal. Sward biomass, herbage selected by goats and individual milk yield were measured and sampled weekly. The herbage intake and diet digestibility were estimated by the n-alkane method. Milk urea content was determined by an enzymatic method and transformed in MUN (MUN=urea*0.4665).

The MUN concentration (9.7-35.4 mg/dl) was positively correlated with diet CP content (13.7-26.0% of dry matter (DM); r=0.76; P<0.001), pasture allowance (39-151 kg DM/goat; r=0.42; P<0.001), diet net energy for lactation concentration (NE_l) (1.5-1.9 Mcal/kg DM; r=0.37; P<0.001) and milk yield (320-2250 g/d; r=0.25; P<0.001), and negatively related with NDF (18.7-37.4% DM; r=-0.69; P<0.001) and diet digestibility (72.6-92.5%; r=-0.33; P< 0.001).

The stepwise selection from dietary variables and milk yield showed dietary CP percentage to be the single variable explaining the most variation in MUN (R²=0.56; P< 0.0001). The other variables entering into the model were diet NDF, 3.5% fat-corrected milk (FCM), DM intake and NDF intake (total R²=0.66). Including the CP/NE_l and CP/NDF ratios of diet in the stepwise regression model, the CP/NDF ratio alone explained 60.1% of MUN variability, followed by barley proportion in the diet, FCM and diet CP concentration, absorbing an extra 4.6% of MUN variability.

A linear regression, fitting mean feeding treatment per time data of MUN and dietary CP concentration (n=28)[CP(% of DM)=6.91±1.42+0.61±0.06*MUN (mg/dl); R²=0.79; P<0.0001], suggests that MUN could be used for predicting the CP content of the diet, as a tool for developing feeding strategies aimed at balancing the rations of grazing goats through adequate supplementation. Further data from experiments on grazing goats in different environmental conditions are required in order to define a more robust relationship by which to predict the dietary CP content by MUN.

Riassunto

Gli obiettivi dell’indagine sono stati quelli di individuare i fattori nutrizionali in grado di influenzare la concentrazione di azoto ureico nel latte (AUL) di capre alimentate su pascoli erbacei, e di verificare in particolare la relazione che lega il contenuto in proteina grezza (PG) della dieta al livello di AUL.

A tale scopo sono state utilizzate 205 osservazioni individuali relative alla dieta ed alla produzione di latte di 37 capre di razza Girgentana a 154±14 giorni di lattazione e con un peso vivo di 38,1±5,4 kg, che pascolavano su erbai e ricevevano un’integrazione di 500 g/d di farina di orzo. I rilevamenti, effettuati con cadenza settimanale, hanno interessato la biomassa foraggera disponibile, l’erba selezionata dalle capre al pascolo e la produzione individuale di latte. L’ingestione di erba al pascolo e la digeribilità della dieta sono state stimate con la tecnica degli n-alcani. Il livello di urea è stato determinato con metodo enzimatico e trasformato in AUL (AUL=urea*0,4665).

La concentrazione di AUL (9,7-35,4 mg/dl) è risultata direttamente correlata con la PG della dieta (13,7-26,0% della sostanza secca (SS); r=0,76; P<0,001), la disponibilità di foraggio al pascolo (39-151 kg di SS/capra; r=0,42; P<0,001), l’energia netta per la lattazione (EN_l) della dieta (1,5-1,9 Mcal/kg di SS; r=0,37; P<0,001) e la produzione di latte (320-2250 g/d; r=0,23; P<0,001), mentre correlazioni negative sono emerse con il tenore in NDF (18,7-37,4% SS; r=-0,69; P<0,001) e con la digeribilità della dieta (72,6-92,5%; r=-0,33; P<0,001).

Sottoponendo le variabili della dieta e della produzione di latte ad una regressione multipla con metodo stepwise, il tenore in PG della dieta è stato in grado di spiegare la maggiore variabilità dell’AUL (R²=0,56; P<0,0001). Le altre variabili entrate nel modello sono state, nell’ordine, il tenore in NDF della dieta, il latte corretto al 3,5% di grasso (LC), l’ingestione di SS e l’ingestione in NDF (R² totale=0,66). Inserendo i rapporti PG/EN_l e PG/NDF della dieta nel modello di regressione stepwise, il rapporto PG/NDF da solo ha spiegato il 60,1% della variabilità dell’AUL, seguito dalla percentuale di orzo nella dieta, il LC e il tenore in PG della dieta, che hanno assorbito un ulteriore 4,6% di variabilità.

La regressione lineare tra i valori medi di AUL e tenore in PG della dieta relativi al trattamento alimentare e al periodo sperimentale (n= 28)[PG (% SS)=6,91±1,42+0,61±0,06*AUL (mg/dl); R²=0,79; P<0,0001], suggerisce come il livello di AUL, utilizzato per la stima del contenuto in PG della dieta, possa costituire un utile strumento per sviluppare strategie alimentari idonee a bilanciare la razione di capre al pascolo attraverso il ricorso all’integrazione. La disponibilità di ulteriori dati sperimentali di capre alimentate al pascolo in ambienti diversificati renderebbe possibile la definizione di relazioni di più robusta capacità previsionale della PG della dieta a partire dall’AUL.

Key words:

• Milk urea nitrogen
• Dietary protein
• Goat
• Grazing

Parole chiave::

• Azoto ureico del latte
• Proteina della dieta
• Capre
• Pascolamento