Abstract
The neutral detergent fibre (NDF) degradability of corn silage samples, measured in vitro (ivNDFd) by a filter bag system, was used to examine (i) the relationship between the ivNDFd and that calculated from acid detergent lignin (L) content (NDFd) and (ii) the impact of ivNDFd variations on the predicted milk yield (MY) of dairy cows fed corn silage based diets. A total of 173 samples of corn silage were collected during a period of three years (2001-03) in different dairy farms of the Po Valley (Northern Italy). Each sample was analysed for chemical composition and was also tested in triplicate for the ivNDFd using the DaisyII incubator (Ankom, Tech. Co., Fairport, NY, USA) with incubation time of 48hs. Moreover, the NDFd of samples was calculated from the L contents, while the measured ivNDFd values were used to estimate the NEl, the potential dry matter intakes (DMI) and to predict the MY of cows.
Corn silage samples of the three years were similar for NDF and starch contents (44.2 and 30.7% DM, on average, respectively) while samples from 2003, in comparison with 2001 and 2002, had lower crude protein (6.9 vs 8.3-8.4% DM, P<0.01) and L contents (3.3 vs 3.6-3.9% DM, P<0.01) and higher ivNDFd values (53.3 vs 45.6-47.8%, P<0.01). The relationship between ivNDFd and NDFd was weak (R2=0.09, not significant). The MY predicted from the NEl content and DMI of corn silage (5.5 MJ/kg DM and 8.9 kg/d) minus the maintenance energy costs, was 11.5 kg/d on average (coefficient of variation 20%). Our simulations indicate that a variation of ivNDFd by +1.0% changes the NEl of corn silage to have an expected variation in milk yield of +0.15 kg/d. If the ivNDFd is also used to predict the corn silage DMI then a +1.0% variation in ivNDFd of corn silage produces an overall +0.23 kg/d MY variation.
The present results indicate that ivNDFd is highly variable in corn silage populations and differences in this nutritional parameter have an appreciable impact on the predicted milk yield from dairy cows.
Riassunto
Il lavoro si è proposto l’obiettivo di studiare, su una raccolta di campioni di silomais, i) la correlazione tra la misura della degradabilità in vitro dell’NDF (ivNDFd) e i valori di digeribilità dell’NDF (NDFd) calcolati sulla base del contenuto di lignina (L) e ii) l’impatto che le variazioni della ivNDFd hanno sulla produzione di latte di bovine ad alta produzione. Centosettantatre campioni di silomais sono stati raccolti durante tre annate consecutive (2001-03) in allevamenti di bovine da latte della Pianura Padana ed analizzati per il contenuto di sostanza secca, ceneri, proteina grezza (PG), estratto etereo, amido, fibra neutro detersa (NDF), acido detersa (ADF) e lignina (L). Per ogni campione è stata effettuata la stima della NDFd sulla base del contenuto di L e la misura in triplo della ivNDFd, a 48 ore di durata della incubazione ed impiegando l’incubatore DaisyII (Ankom, Tech. Co., Fairport, NY, USA). I dati di ivNDFd sono stati utilizzati per stimare l’ENl del silomais, l’ingestione di sostanza secca e la produzione potenziale di latte delle bovine.
I silomais raccolti nelle diverse annate hanno presentato contenuti simili di NDF e amido (in media rispettivamente 44,2 e 30,7% SS); tuttavia i campioni del 2003, rispetto a quelli raccolti nelle annate precedenti, hanno evidenziato contenuti di PG e L significativamente più ridotti (6,9 vs 8,1-8,4% SS, P<0,01, 3,3 vs 3,9-3,6% SS, P<0,01, rispettivamente). I valori di ivNDFd sono risultati più elevati nei campioni del 2003 rispetto agli altri due anni (53,3 vs 45,6 e 47,8%, P<0,01) e, complessivamente, la variabilità entro anno è risultata molto elevata (coefficiente di variabilità del 14%). La ivNDFd è risultata scarsamente correlata con l’NDFd calcolata in funzione del contenuto di L (R2=0,09). I contenuti di ENl e di ingestione giornaliera del silomais (in media 5,5 MJ/kg SS e 8,9 kg SS/d, rispettivamente) calcolati sulla base dei valori di ivNDFd, ed al netto dei costi di mantenimento, hanno consentito di stimare una produzione potenziale di latte di 11,5 kg/d (+20% ). Nelle specifiche ipotesi del lavoro, la variazione di +1% di ivNDFd del silomais consentirebbe una modifica produttiva stimata pari a +0,15 Kg/d di latte per il solo effetto sulla concentrazione energetica del silomais. Considerando l’influenza dell’ ivNDFd anche sull’ingestione, la medesima variazione, potrebbe modificare la produzione giornaliera di latte di +0,23 Kg/d.
Utilizzando la specifica raccolta di dati di composizione chimica e nutrizionali di silomais nazionali, il lavoro ha consentito di stimare l’elevato impatto che le variazioni di ivNDFd del foraggio hanno sulle potenziali prestazioni produttive di bovine da latte ad alta produzione.
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