Publication Cover
Webbia
Journal of Plant Taxonomy and Geography
Volume 2, 1907 - Issue 1
5
Views
0
CrossRef citations to date
0
Altmetric
Original Articles

Sui Generi Delle Cinaree Italiane

Pages 403-422 | Published online: 11 Mar 2014

  • Studii sui rapporti generali sistematici delle Sinanteree.
  • La mancanza e la presenza di un organo induce spesso una dualità tassinomica; ma allora deve avvertirsi, che, mentre il gruppo insignito di mancanza resta indiviso, l'altro è suscettibile di divisioni, rese possibili dal variare di esso organo.
  • Si dà qualche caso d'isomorfismo eterogamo, e lo si osserva nelle Carbenia, le cui calatidi han fiori sterili alla periferia.
  • Cfr. il mio lavoro: Studi sulle Sinanteree (Sassari 1899). In esso, analizzando l'eterocarpia, frequente nella famiglia presa ad esame, dissi apparentemente antiteleologico il ricco pappo degli achenii inani. Tale ricchezza infatti accenna allo stato primigenio, ed alla direzione che prende l'evoluzione carpica in certe composte, cioè all'utile, che la disseminazione trae dalla calvizie. La quale è assunta anche, in certi casi, da una delle forme costituenti l'eterocarpia (Chardinia, Siebera? Kentrophyllum); mentre ordinaria contingenza è nei frutti sterili.
  • Notisi che i detti gruppi non sono esclusivamente caratterizzati dalla direzione dell'areola acheniale, nè dal numero delle serie del pappo, nè dalla saldatura dei componenti di esso. Ora è appunto per questo manco di costante caratteristica, che le sottotribú si sono concepite diversamente, si sono contate diversamente, diversamente si è fatta la riduzione di parecchi generi alla loro sottotribù: Saussurea, Arctium, Stähelina, Chamaepeuce son carlinee o carduinee? Carduncellus è centauriea o carduinea? Leuzea è carlinea o centauriea? Troverete autori, che tengono per l'uno o per l'altro modo di vedere. E non conto le suddivisioni; poichè allora i dissensi aumenterebbero. Non dico nulla del modo di disporre esse sottotribù; perchè qui quasi tutto è devoluto all'arbitrio, tutto parla dell'assenza di buone ragioni.
  • Si sa quanto scarsi sian i documenti paleontologici in fatto di composte, e come ben abbia Schimper per sommamente difficile accertare l'esistenza d'un pappo piumoso fossile, Pure, io credo questa sorta di pappo qual forma vetustiore di esso organo; non parendomi verisimile la trasformazione del pappo da setoso a piumoso, ed avendo pappo piumoso gli Eupatorium, genere che verosimilmente è capostipite delle composte, poichè gode fra le corimbifere (donde ho accennato nello scritto precedente, le composte abbian preso abbrivo) del maggior numero di caratteri paleomorfici.
  • Histoire des plantes, T. VIII.
  • La carnosità del ricettacolo è incostante magari in altri gruppi (Atractylis, Centaurea).
  • È il nome adoperato da Boissier.
  • Chi si è fatto sedurre dallo speciale involucro, si è poi trovato in imbarazzo, esistendo esso involucro anche presso alcune Carlina (Chameleon), e condotto a seguire un concetto misto del genera in parola.
  • Le Atractylis cosi limitate dànno il genere Spadactis Cass.
  • Diagnoses pl. or. VI, 551.
  • La conformità dell'abito è risultato di convergenza dei caratteri; fatto rilevantissimo pel sistematico, e la cui distinzione dall' uniformità derivata da discendenza è della più alta importanza in tassonomia. Brongniart ha illustrato mirabilmente questo principio; su cui oggi torna il Gaudry, forte delle nuove idee trasformistiche.
  • Mi fu occasione lo studio da me cominciato a Firenze, nel settembre del 1905, sulle centauree italiane.
  • Si ricordino Carbeni, Amberboi, Crocodilium, Calcitrapa, Jacea, Seridia, Cyanus, Rhacoma, Rhaponticum.
  • Parecchi dei generi boissieriani sono affatto orientali; ed è a deplorare per essi il manco di notizie sulle note carpologiche.
  • Varrebbe la stessa ragione per le Tricholepis, distinte pure da De Candolle, e gli Acroptilon, che hanno solo in parte piumosità di pappo. I Rhaponticum si distinguono per la forma del frutto.
  • Sarebbe da studiarsi meglio il pappo di questa genera: io presumo che la sua conformità sia un derivato di perdita degli elementi, che rivestono una delle due forme esistenti presso le Centaurea a pappo duplice. Sarebbe omogeneità da semplicizzazione.
  • Occorrerebbe distinguere i casi in cui essi fiori marginali sono femmine, da quelli in cui sono neutri.

Reprints and Corporate Permissions

Please note: Selecting permissions does not provide access to the full text of the article, please see our help page How do I view content?

To request a reprint or corporate permissions for this article, please click on the relevant link below:

Academic Permissions

Please note: Selecting permissions does not provide access to the full text of the article, please see our help page How do I view content?

Obtain permissions instantly via Rightslink by clicking on the button below:

If you are unable to obtain permissions via Rightslink, please complete and submit this Permissions form. For more information, please visit our Permissions help page.